Dottore Commercialista. Amministratore di condominio. Revisore legale. Studio di consulenza fiscale, commerciale e condominiale. Mediazione civile e commerciale
martedì 8 novembre 2022
Il registro del titolare effettivo: gli step da seguire
mercoledì 26 ottobre 2022
Nuovo bonus in arrivo per l'acquisto di occhiali
mercoledì 12 ottobre 2022
Il reddito di Cittadinanza. Cos'è?
Il Reddito di cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari in possesso cumulativamente, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, dei seguenti requisiti.
Requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno
- italiano o dell’Unione Europea;
- cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o apolide in possesso di analogo permesso.
- cittadino di Paesi terzi familiare di cittadino italiano o comunitario - come individuato dall’articolo 2, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 - titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- titolare di protezione internazionale;
- un valore ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni);
- un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
- un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità e euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza).
- un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, ovvero fino ad un massimo di 2,2 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini dell’ISEE). Tale soglia è aumentata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.
- ai cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea aventi lo status di rifugiato politico;
- qualora convenzioni internazionali dispongano diversamente;
- ai cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea dove è oggettivamente impossibile acquisire le certificazioni. L’elenco dei Paesi rientranti in questa casistica sarà definito in un apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
- autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
- navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).
- disoccupati a seguito di dimissioni volontarie avvenute nei dodici mesi precedenti, fatte salve le dimissioni per giusta causa;
- in stato detentivo o sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra P.A.;
- componenti il nucleo sottoposti a misura cautelare personale, nonché a condanna definitiva intervenuta nei 10 anni precedenti la richiesta per i delitti previsti dagli artt. 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter, 422 e 640 bis del codice penale.
Il Reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata) e di altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria. L’importo dell’assegno è determinato tenendo conto attraverso una scala di equivalenza del numero di componenti il nucleo familiare.
martedì 4 ottobre 2022
Credito a rischio per le aziende senza politiche ESG: ma di cosa parliamo?
Secondo una ricerca demoscopica condotta dal Cerved su un campione di 16 mila imprese italiane quelle che hanno completato la transizione ESG possono contare, soprattutto se di piccole dimensioni, su un rischio di credito 5 volte inferiore rispetto a quelle realtà imprenditoriali che non hanno ancora definito tale passaggio.
Cerved Rating Agency ha analizzato dinamicamente gli andamenti delle correlazioni tra il 2021 e il 2022. L’analisi evidenzia come le imprese che avevano ricevuto valutazione di sostenibilità alta nel 2021 abbiano riscontrato performance creditizie maggiori rispetto alla media del portafoglio.
Il rating ESG (Environmental, Social and Governance) si affianca al Rating tradizionale certificando la solidità dell'impresa considerando gli aspetti ambientali, sociali e di governance per cui sarà sostenibile un'impresa che:
- crea valore condiviso con tutti gli stakeholder in modo duraturo nel tempo;
- valuta le decisioni aziendali considerandone tutti gli impatti che determinano, non solo economici;
- comunica gli impatti di sostenibilità delle decisioni per ciascun fattore ESG.
- Ambientale - Enviromental: che considera i rischi legati ai cambiamenti climatici e quindi attenta alla riduzione delle emissioni di CO2, all’efficienza energetica, all’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali (es. acqua), che adotta politiche contrastanti all’inquinamento dell’aria e dell’acqua e allo spreco delle risorse naturali e alla deforestazione;
- Sociale - Social: che include politiche qualitative per l’ambiente di lavoro, per le relazioni sindacali, per il controllo della catena di fornitura, oltre che attenta alle diversità di sesso, abilità ed età, agli standard lavorativi, alle condizioni di sicurezza sul posto di lavoro, al rispetto dei diritti umani e ad una assunzione di responsabilità sociale a tutto tondo;
- Governo societario - Governance: che riguarda l’etica e la trasparenza del governo societario e che riguarda la presenza di consiglieri indipendenti o non esecutivi, le politiche di diversità nella composizione dei CdA, la presenza di piani ed obiettivi di sostenibilità legati alla remunerazione del board, oltre che, le procedure di controllo, le policy e più in generale i comportamenti dei vertici e dell’azienda in termini di etica e compliance
domenica 2 ottobre 2022
Energia elettrica: le misure per fronteggiare l'emergenza
Con le bollette per l'energia elettrica che saranno recapitate prossimamente con un aumento del 59% - e ne è stato scongiurato uno del 100% - una domanda sorge spontanea tra imprese e famiglie, ed è una domanda che soprattutto per le imprese si affianca ad un'altra preoccupazione rappresentata dall'imminente inoltro da parte dell'Agenzia delle entrate di una carrellata di avvisi bonari: che agevolazioni sono previste per le imprese ad alto tasso di consumi energetici?
Innanzitutto è previsto il riconoscimento di un contributo straordinario, sotto forma di credito d'imposta, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l'energia elettrica acquistata ed impiegata nell'attività economica, in favore delle "imprese a forte consumo di energia elettrica" (cosiddette imprese energivore) "di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 21 dicembre 2017, pubblicato per comunicato nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2017". In particolare, sono previsti i seguenti crediti d’imposta sulla componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata:
- del 20% per il primo trimestre 2022, purché i costi per Kwh del 4° trim 2021 abbiano subito un incremento superiore al 30% di quelli del 4° trim. 2019;
- del 25% per il secondo trimestre 2022, purché i costi per Kwh del 1° trim 2022 abbiano subito un incremento superiore al 30% di quelli del 1° trim. 2019;
- del 25% per il terzo trimestre 2022, purché i costi per Kwh del 2° trim 2022 abbiano subito un incremento superiore al 30% di quelli del 2° trim. 2019;
- del 40% per i mesi di ottobre e novembre 2022, purché i costi per Kwh del 3° trim 2022 abbiano subito un incremento superiore al 30% di quelli del 3° trim. 2019.
- del 15% per il secondo trimestre 2022, purché i costi della componente energetica del 1° trim 2022 abbiano subito un incremento superiore al 30% di quelli del 1° trim. 2019;
- del 15% per il terzo trimestre 2022, purché i costi della componente energetica del 2° trim 2022 abbiano subito un incremento superiore al 30% di quelli del 2° trim. 2019;
- del 30% per i mesi di ottobre e novembre 2022, purché i costi della componente energetica del 3° trim 2022 abbiano subito un incremento superiore al 30% di quelli del 3° trim. 2019.
Novità sono state introdotte con il decreto Aiuti ter: le imprese a forte consumo di energia elettrica, i cui costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del terzo trimestre 2022 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, ottengono il contributo se hanno subìto un incremento del costo per kWh, superiore al 30% relativo al medesimo periodo dell’anno 2019, anche tenuto conto di eventuali contratti di fornitura di durata stipulati dall’impresa. In questo caso il contributo sotto forma di credito di imposta è riconosciuto a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, pari al 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022.
Il credito di imposta è riconosciuto anche in relazione alla spesa per l’energia elettrica prodotta dalle imprese a forte consumo di energia e dalle stesse autoconsumata nei mesi di ottobre e novembre 2022. In tal caso l’incremento del costo per kWh è calcolato con riferimento alla variazione del prezzo unitario dei combustibili acquistati ed utilizzati dall’impresa per la produzione della medesima energia elettrica e il credito di imposta è determinato con riguardo al prezzo convenzionale dell’energia elettrica pari alla media, relativa ai mesi di ottobre e novembre 2022, del prezzo unico nazionale dell’energia elettrica.
Alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse d quelle a forte consumo di energia elettrica è riconosciuto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 30% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto. L’agevolazione è concedibile se il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al terzo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
mercoledì 28 settembre 2022
Al via gli sportelli per la richiesta del bonus una tantum
Finalmente attiva la possibilità di richiedere il bonus una tantum da € 200 (per i lavoratori che nell’anno di imposta 2021 hanno percepito un reddito non superiore a 35.000 euro, ma superiore a 20.000 euro) o da € 350 (per i lavoratori interessati che, nell’anno d’imposta 2021, hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro)
La platea dei beneficiari è composta dai lavoratori autonomi e dai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS nonché a favore dei professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo n. 509/1994, e al decreto legislativo n. 103/1996, ovvero:
- lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani;
- lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali;
- lavoratori iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla predetta gestione;
- pescatori autonomi anche associati in cooperative o compagnie e con rapporto di lavoro autonomo;
- liberi professionisti iscritti alla Gestione separata che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo;
- coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali e coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri.
Molteplici i requisiti da possedere congiuntamente che consentono l’attribuzione del bonus:
a) reddito personale assoggettabile a IRPEF, al netto di tutti i contributi previdenziali e assistenziali (esclusi i trattamenti di fine rapporto e il reddito della casa di abitazione) non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 reddito. Si tratta del dato rilevabile dal modello “Redditi Persone fisiche 2022” al rigo RN1 colonna 1, da cui vanno sottratti i contributi previdenziali obbligatori e l reddito fondiario dell’abitazione principale, riportati al rigo RN 2;
b) essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022;
c) essere titolari di partita IVA attiva e con attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
d) avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
e) non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022. L’indennità una tantum è incompatibile con le pensioni dirette a carico, anche pro quota, dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e delle forme esclusive, sostitutive, esonerative e integrative della stessa, delle forme previdenziali compatibili con l’AGO, della Gestione separata, nonché con l’indennità di APE sociale;
f) non essere percettore delle prestazioni bonus 200 euro per i dipendenti e bonus 200 euro per i pensionati.
Con la circolare n. 103 del 26/09/2022 l’INPS precisa che per i soci di società o i componenti degli studi associati, il requisito della titolarità della partita IVA, attiva alla data del 18 maggio 2022, deve essere soddisfatto in capo alla società o allo studio associato.
Il bonus non costituisce reddito ai fini fiscali, né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali, non può essere ceduta, sequestrata o pignorata ed è corrisposta a ciascun avente diritto una sola volta.
mercoledì 21 settembre 2022
Nuovo bonus in arrivo
I lavoratori dipendenti con una retribuzione imponibile del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di € 1.538 riceveranno automaticamente con la busta paga del periodo il contributo di € 150 a condizione che non siano titolari ad altro titolo della stessa indennità, dovranno a tal fine presentare una dichiarazione di responsabilità. L’indennità è riconosciuta anche se il lavoratore è interessato da eventi che attribuiscono il diritto alla contribuzione figurativa integrale dell’INPS.
I pensionati riceveranno direttamente dall’INPS l’importo del contributo con l’erogazione pensionistica del mese di novembre a condizione che il reddito imponibile ai fini IRPEF non superi i 20.000 euro e siano residenti in Italia.
I lavoratori domestici riceveranno automaticamente il contributo nel mese di novembre se già destinatari del bonus 200 euro.
Erogazione diretta nl mese di novembre anche per i percettori di NASPI e di disoccupazione agricola.
Il bonus da 200 euro previsto per i lavoratori autonomi e i professionisti è incrementato di € 150 a condizione che nel 2021 gli interessati abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro
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Tempo di verifiche per i contribuenti forfettari: la perdita del regime avviene se gli incassi superano gli 85.000 euro. È obbligatorio no...
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Sul sito dell'Agenzia delle Entrate è ora disponibile la versione definitiva del modello della Certificazione Unica (CU) per il 2024, in...
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Il decreto legislativo numero 216 del 30 dicembre 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 303 del medesimo giorno, implementa il ...