Il PNRR ha destinato dieci milioni di euro alla creazione del Sistema nazionale di certificazione della parità di genere e ha previsto che la stessa sia agevolata, quanto meno nella fase di sperimentazione, per le MPMI e supportata da servizi di accompagnamento e assistenza. Secondo il DPCM 29 aprile 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° luglio 2022 i parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere alle imprese sono quelli di cui alla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 contenente Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l'adozione di specifici KPI (Key Performance Indicator - indicatori chiave di prestazione) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni. Il rilascio della certificazione è demandato agli organismi di valutazione della conformità accreditati in questo ambito ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008.
Aspetti premiali
Al datore di lavoro provvisto di questa certificazione per il 2022 sarà concesso l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a suo carico nella misura massima dell'1% della contribuzione obbligatoria di previdenza e assistenza dovuta e nel limite annuo massimo di 50 mila euro. Ma non è tutto, infatti sono previsti anche punteggi maggiorati nella partecipazione ad appalti pubblici.