mercoledì 13 aprile 2022

Il Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio

 


Il Fondo per il rilancio delle attività economiche è stato istituito, con una dotazione di 200 milioni di euro, dal decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4 (decreto Sostegni Ter) per contenere gli effetti negativi generati dall'emergenza Covid e prevedere specifiche misure di sostegno per i soggetti maggiormente colpiti.

Soggetti beneficiari

Accedono al fondo le imprese che svolgono in via prevalente un'attività di commercio al dettaglio identificata dal codice ATECO di cui all'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4 (qui la tabella) che  presentano un ammontare di ricavi, riferito al 2019, non superiore a 2 milioni di euro e che hanno subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019. Le stesse imprese devono possedere altri requisiti alla data di presentazione dell'istanza:

  • avere sede legale od operativa nel territorio dello Stato e risultare regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel Registro delle imprese;
  • non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da definizione stabilita dall'articolo 2, punto 18, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, fatte salve le eccezioni previste dalla disciplina europea di riferimento in materia di aiuti Stato;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
Caratteristiche della misura agevolativa

L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto ripartito tra gli aventi diritto applicando una percentuale sul differenziale tra l'ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d'imposta 2021 e quello del 2019 in funzione dell'ammontare dei ricavi:

  • 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a euro 400.000,00;
  • 50%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a euro 400.000,00 e fino a euro 1.000.000,00;
  • 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a euro 1.000.000,00 e fino a euro 2.000.000,00.
Modalità di accesso all'agevolazione

Per ottenere l'agevolazione è necessario presentare un'apposita istanza al Ministero dello Sviluppo economico esclusivamente per via telematica, attraverso la procedura informatica resa disponibile sul sito istituzionale del Ministero (www.mise.gov.it). L'accesso alla procedura informatica prevede l'identificazione e l'autenticazione tramite la Carta nazionale dei servizi ed è riservato ai soggetti rappresentanti legali dell'impresa richiedente che, previo accesso alla procedura, possono conferire ad altro soggetto delegato il potere di rappresentanza per la compilazione, la sottoscrizione digitale e la presentazione dell'istanza stessa che, oltre al possesso dei requisiti di accesso all'agevolazione, dovrà indicare:

  • il rispetto del limite massimo di aiuti consentito dalla Sezione 3.1 del Quadro temporaneo;

  • l’ammontare dei ricavi riferiti ai periodi d’imposta 2019 e 2021;
  • l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi ai periodi d’imposta 2019 e 2021. A tal fine, i citati importi, sono determinati dividendo l'importo complessivo dei ricavi di ciascuno dei due periodi d'imposta per il numero di mesi in cui la partita IVA è stata attiva nei medesimi periodi;
  • l'importo del contributo richiesto;
  • l'IBAN relativo al conto corrente, intestato al soggetto richiedente, su cui si chiede l'accreditamento dell'agevolazione.
Presentazione delle domande

Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 3 maggio 2022 e sino alle ore 12:00 del 24 maggio 2022. I soggetti richiedenti, solamente laddove necessario in riferimento a quanto disposto all’articolo 3, comma 7, del decreto direttoriale 24 marzo 2022, sono tenuti a trasmettere, nell’ambito della presentazione dell’istanza di accesso alle agevolazioni, le autocertificazioni per la richiesta della documentazione antimafia.

Nessun commento:

Posta un commento